Quindi | IL PROGETTO
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Il progetto

Questo progetto nasce da un gruppo di cittadini che a fronte della tragedia umanitaria che vede migliaia di persone fuggire dai propri paesi di origine per cercare rifugio nel nostro continente, oltre a sperimentare l’indignazione e l’impotenza di non poter intervenire su questi processi, si è posto la domanda più spontanea: “Quindi?” Cosa si può fare?

Nella riflessione comune si è pervenuti alla consapevolezza che occorrono forme di accoglienza nuove; non bastano centri di accoglienza più o meno ampi, occorrono delle ospitalità diffuse che sappiano tradurre i concetti di multiculturalità e inter mondialità nel quotidiano della vita di tutti i giorni.

Grazie a Refugees Welcome (ONLUS che promuove l’accoglienza di rifugiati) nostro partner, abbiamo conosciuto e incontrato l’esperienza di accoglienza in famiglia, già sperimentata in diversi paesi. Noi di Quindi, sulla base di queste esperienze esistenti, abbiamo invece pensato, sul modello dell’esperienza di Erasmus, che si poteva provare a sperimentare un passaggio ulteriore, attraverso un percorso di accoglienza ed integrazione più “accelerato”, costruendo comunità di vita tra italiani e stranieri che vogliono vivere insieme per un periodo di tempo, dando concretezza quotidiana all’integrazione multiculturale.

E così, grazie ad un appartamento concesso in comodato gratuito per 10 anni da un privato, si è avviata una convivenza tra tre giovani italiani e tre stranieri. In Italia esiste già qualche esperienza di convivenza, ma è pratica ancora poco consolidata e strutturata. Per questo, ci siamo messi in gioco attivando il progetto “Quindi”: una casa, una convivenza, un opportunità di integrazione, una sperimentazione; con alcune linee di fondo condivise tra noi e i partecipanti, che richiedono una costante rimodulazione e verifica continua nel tempo.

Le linee di fondo che sono alla base di questo progetto sono quelle di offrire ai giovani italiani un’opportunità di sperimentarsi in una co-abitazione multiculturale, e ai giovani stranieri quella di fornire anzitutto un “alloggio” e un “pasto caldo”; per sperimentare un’integrazione con coetanei da cui partire per un progetto di autonomia. “Quindi”, si presenta così come un’associazione di volontariato che offre accompagnamento e supporto non professionale in un clima “familiare” che aiuti all’inserimento nella città di Busto Arsizio e nelle zone limitrofi.

Il tempo di accoglienza è modulato sull’ipotesi della costruzione di un progetto individuale d’inserimento che può prevedere momenti formativi, di ricerca del lavoro, di ricerca della casa; tutti progetti finalizzati all’autonomia della durata di 6 mesi, rinnovabili di altri 6 mesi. Inoltre, tutti i partecipanti alla convivenza sono chiamati, per quello che possono, a contribuire alla vita della casa in un’ottica di responsabilizzazione.

Questi obiettivi di convivenza tra italiani e stranieri per un progetto di autonomia sono elementi che stanno alla base della selezione delle persone candidabili alla coabitazione.

Si tratta di italiani che condividono questo progetto e di stranieri, che usciti dal percorso di riconoscimento dello status di richiedenti protezione internazionale – quindi con permesso di soggiorno – decidono di investire in un percorso di autonomia, da giocarsi prevalentemente sul territorio più vicino a noi. In questo senso, l’esperienza di “Quindi” si pone, e sempre più si porrà, dentro la rete di tutte le realtà che si occupano di processi d’integrazione di stranieri nella città di Busto Arsizio. L’associazione “Quindi” è un nodo di questa rete, che si attiva quando si presenta la possibilità di un progetto di autonomia costruito con l’interessato e con gli altri nodi della rete.

Teniamo a sottolineare, che l’Associazione “Quindi” ha scelto di NON accedere ai finanziamenti pubblici per le attività di accoglienza per una precisa ragione: il modello di accoglienza oggi presente e finanziato non è funzionale al percorso che noi pensiamo debba essere caratterizzato da accoglienza diffusa e ottica di prossimità. Questa scelta è certamente impegnativa, ma confidiamo che altre persone investano e scommettano come noi su nuove forme di accoglienza che probabilmente saranno il futuro delle nostre città. A queste persone proponiamo “l’adozione del progetto” con un finanziamento di 15 € mensile come forma concreta di sostegno.

A lato di questa esperienza, non meno importante, svolgiamo attività di informazione-formazione per aumentare la consapevolezza della comunità locale sulla realtà della condizione delle persone che vivono condizioni di difficoltà, tra cui si trovano anche gli stranieri, per promuovere e far crescere la solidarietà sociale e la capacità di mutuo aiuto tra le persone (per queste attività specifiche “Quindi” parteciperà ad eventuali bandi per accedere a finanziamenti pubblici).

Siamo convinti che l’accoglienza o sarà della comunità nel suo complesso, attraverso persone che si metteranno in gioco, o non sarà, perché le istituzioni possono solo favorire e promuovere l’integrazione, ma la sua realizzazione sarà affidata alle persone che vivono il loro territorio, che vivono Busto Arsizio.